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Documento Programmatico di Bilancio 2018

Intro


Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) è stato istituito dal Regolamento UE n.473/2013, che introduce un nuovo ciclo di monitoraggio e valutazione delle politiche di bilancio dei paesi dell'area euro. 

L'articolo 6 del Regolamento dispone che, entro il 15 ottobre di ogni anno, gli Stati membri trasmettono alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di DPB per l’anno successivo. Il documento si compone di una serie di tabelle che riportano:

  • le previsioni macroeconomiche, con evidenziazione dei contributi alla crescita dei diversi fattori, dell'evoluzione dei prezzi, del mercato del lavoro e dell'andamento dei conti con l'estero;
  • l'obiettivo di saldo di bilancio per le amministrazioni pubbliche, ripartito per i rispettivi sottosettori;
  • le proiezioni delle principali voci di entrata e di spesa delle amministrazioni pubbliche a politiche invariate;
  • gli obiettivi di entrata e di spesa per le principali componenti del conto economico delle amministrazioni pubbliche;
  • la descrizione e la quantificazione delle misure inserite nella manovra di bilancio;
  • il livello del debito pubblico e le informazioni relative ai fattori che ne determinano l’e voluzione;
  • informazioni pertinenti la spesa delle amministrazioni pubbliche relativa a istruzione, sanità e politiche attive per l’impiego.

Sono allegate al DPB una nota metodologica sui criteri utilizzati per la formulazione delle previsioni tendenziali ed un’appendice sulla sostenibilità del debito pubblico.

Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) è stato trasmesso alla Commissione europea, all’E urogruppo e al Parlamento.

Il documento riporta le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo, l’a ggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma nazionale di riforma – con particolare riferimento al livello di risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea – e la manovra di finanza pubblica per il 2018 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario (in percentuale del PIL).

Contiene, inoltre, un approfondimento sulle spese per eventi eccezionali (emergenza migranti, prevenzione sismica, dissesto idrogeologico e messa in sicurezza delle scuole).