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Ministero dell'Economia e delle Finanze
100° anniversario Legge di contabilità generale dello Stato
1923 - 2023: Ricorrono i 100 anni del Regio decreto del 18 novembre 1923, n. 2440
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LA RELAZIONE TRIMESTRALE DI CASSA
La Relazione sul conto consolidato di cassa delle Amministrazioni pubbliche è prevista dall’ art. 14, comma 4, della legge n.196/2009, come modificato dall’art. 1, comma 9, lett. a) della legge n. 163/2016.
Entro il 31 maggio, il 30 settembre e il 30 novembre il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - pubblica una relazione che espone i risultati della gestione di cassa delle Amministrazioni pubbliche riferita, rispettivamente, al primo trimestre, al primo semestre e ai primi nove mesi dell’anno.
La relazione riferita al primo semestre e pubblicata entro il 30 settembre riporta l'aggiornamento della stima annuale del conto consolidato di cassa delle Amministrazioni pubbliche.
I risultati sono articolati per sottosettore istituzionale – Amministrazioni centrali, Amministrazioni locali ed Enti di previdenza – e disaggregati per le principali componenti di incassi e pagamenti.
Le informazioni contenute nella Relazione consentono di monitorare l’evoluzione dei saldi di cassa e dei sottostanti flussi in entrata e in uscita.
Nei primi nove mesi del 2023 il saldo di cassa4 del conto del Settore pubblico è risultato pari a -102,7 miliardi (-6,9% del PIL5), in peggioramento di 53,4 miliardi rispetto al saldo del corrispondente periodo del 2022, pari a -49,4 miliardi (-3,5% del PIL6). Il peggioramento è attribuibile all’aumento dei pagamenti finali (+66,4 miliardi) che risulta maggiore di quello degli incassi finali (+13,0 miliardi). Il saldo di cassa al netto delle operazioni di natura finanziaria, non considerate nel calcolo dell’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, è peggiorato di 57,3 miliardi. Il confronto tra i due periodi risente di alcune operazioni la cui entità o tipologia può ritenersi straordinaria. In particolare:
Alla fine del mese di settembre 2023 il debito delle Amministrazioni pubbliche rilevato dalla Banca d’Italia è risultato pari a 2.844,1 miliardi12, in aumento di 86,6 miliardi rispetto alla consistenza rilevata al 31 dicembre 2022. L’incremento del debito, che considera anche varie partite di raccordo (gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione del tasso di cambio), e le disponibilità liquide del Tesoro (-11,5 miliardi) hanno finanziato il fabbisogno del Settore pubblico (102,7 miliardi).
4Il segno + indica un avanzo, il segno – indica un fabbisogno.
5PIL dei primi nove mesi del 2023 - Fonte ISTAT conti economici trimestrali – 1° dicembre 2023.
6PIL dei primi nove mesi del 2022 - Fonte ISTAT conti economici trimestrali – 1° dicembre 2023.
7L’erogazione è avvenuta a seguito della valutazione positiva della richiesta di pagamento presentata dall’Italia a fine dicembre, che ha certificato il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti per il 2021.
8Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230.
9Fonte: Osservatorio statistico sull’Assegno unico e universale dell’INPS.
10 L’impatto sul saldo del Settore statale si verifica nel momento di utilizzo delle somme.
11 Art. 5 bis del Decreto-legge n. 50/2022.
12 Banca d’Italia – Statistiche - “Finanza pubblica: fabbisogno e debito – ottobre 2023” pubblicato il 15 dicembre 2023.
Nel primo trimestre del 2023 il saldo di cassa4 del conto del Settore pubblico è risultato pari a -53,0 miliardi (-11,0% del PIL5), in peggioramento di 21,4 miliardi rispetto al saldo del corrispondente periodo del 2022, pari a -31,6 miliardi (-7,1% del PIL6).
Il peggioramento è quasi interamente attribuibile all’aumento dei pagamenti finali (+29,5 miliardi), che supera di gran lunga la crescita degli incassi finali (+8,1 miliardi).
Il saldo di cassa al netto delle operazioni di natura finanziaria, non considerate nel calcolo dell’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, è peggiorato di 30,7 miliardi. Il confronto tra i due trimestri risente di alcune operazioni la cui entità o tipologia può ritenersi straordinaria.
In particolare:
Alla fine del mese di marzo 2023 il debito delle Amministrazioni pubbliche rilevato dalla Banca d’Italia è risultato pari a 2.789,8 miliardi8, in aumento di 32,8 miliardi rispetto alla consistenza rilevata al 31 dicembre 2022. L’incremento del debito, che considera anche varie partite di raccordo (gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione del tasso di cambio), e le disponibilità liquide del Tesoro (-14,1 miliardi) hanno finanziato il fabbisogno del Settore pubblico (53,0 miliardi).
4 Il segno + indica un avanzo, il segno – indica un fabbisogno.
5 PIL dei primi tre mesi del 2023 - Fonte ISTAT conti economici trimestrali – 31 maggio 2023.
6 PIL dei primi tre mesi del 2022 - Fonte ISTAT conti economici trimestrali – 31 maggio 2023.
7 Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230.
8 Banca d’Italia – Statistiche - “Finanza pubblica: fabbisogno e debito – aprile 2023” pubblicato il 15 giugno 2023.