Utilizza la navigazione scorrevole per accedere velocemente alle sezioni principali del sito. Premere i tasti CTRL + ALT + 0 per attivare il menù e la tabulazione per navigarlo.
Ministero dell'Economia e delle Finanze
100° anniversario Legge di contabilità generale dello Stato
1923 - 2023: Ricorrono i 100 anni del Regio decreto del 18 novembre 1923, n. 2440
Uffici Centrali di Bilancio presso i Ministeri
Ragionerie Territoriali dello Stato
Ruolo della Ragioneria
Struttura e funzioni
Comunicazione
Biblioteca Luca Pacioli
Previsione
Formazione e Gestione del Bilancio
Vigilanza e Controllo
Monitoraggio e valutazione
Attività Trasversali
Amministrazioni Pubbliche
Solo Amministrazioni Centrali
Solo Amministrazioni Locali
Per tipologia
Per area
Per anno
Contatti
Supporto all’Utente
Per contrastare la sfavorevole fase congiunturale, il Governo è intervenuto nei primi mesi dell’a nno in corso con il decreto legge n. 66 del 2014. Il decreto agisce lungo tre direttrici principali:
In quest’ultima direzione, il decreto prevede risorse ulteriori a quelle già stanziate con i provvedimenti del 2013, misure per favorire la cessione dei debiti commerciali certificati a intermediari finanziari, il potenziamento delle modalità di compensazione con crediti tributari e contributivi e del monitoraggio dei debiti e dei relativi tempi di estinzione.
In termini di finanza pubblica, il decreto legge è sostanzialmente neutrale sull’indebitamento netto, mentre determina, in relazione al pagamento dei debiti pregressi della PA, un disavanzo in termini di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di circa 18 miliardi nel 2014 e un incremento del fabbisogno di 8,4 miliardi nello stesso esercizio.
A tal fine, è stata attivata, la procedura prevista dalla legge di attuazione della riforma costituzionale sull’equilibrio del saldo strutturale di bilancio in presenza di eventi eccezionali.
In questa Nota si riporta la disaggregazione, per settori e soggetti beneficiari, delle risorse classificate nel bilancio dello Stato nelle categorie economiche Trasferimenti correnti ad imprese (Categoria 6) e Contributi agli investimenti ad imprese (Categoria 23). Nel 2012 il loro ammontare è stato pari a 14.367 milioni di euro (pagamenti a consuntivo). Tali trasferimenti sono costituiti da somme erogate dall’operatore pubblico per molteplici finalità tra cui l’assolvimento degli obblighi derivanti dai contratti di servizio, lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture, le quote di mutui finalizzate alla realizzazione di investimenti nel settore aeronautico e altro. Una quota di tali trasferimenti è inoltre destinata ad incentivare, attraverso sussidi e contributi concessi principalmente sotto forma di crediti di imposta, attività o settori produttivi ritenuti meritevoli di sostegno.
La principale destinazione dei trasferimenti sono le infrastrutture (4.703 milioni di euro, 27,7%), in particolare ferroviarie per programmi di ammodernamento e per gli interventi per l’Alta Velocità/Alta Capacità nel trasporto passeggeri e merci. Altrettanto importanti sono i trasferimenti al settore trasporti (4.169 milioni di euro, 24,5%), in parte destinati all’autotrasporto (1.997 milioni) e in parte per gli obblighi tariffari del settore ferroviario (1.947 milioni di euro).
E’ opportuno precisare che i sussidi o incentivi sono solo un di cui del più ampio aggregato costituito dai trasferimenti alle imprese. I primi sono ottenuti dalle imprese in cambio di una controprestazione come ad esempio la fornitura di beni o servizi, i secondi sono erogati dall’operatore pubblico per incentivare determinate attività o settori ritenuti meritevoli di sostegno. Questa Nota si concentra sui trasferimenti alla imprese e rimanda al Rapporto sulle amministrazioni centrali dello stato (capitolo 4, par. 4.5 e seguenti) per un eventuale approfondimento sui sussidi e gli incentivi.