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Rendiconti dello Stato dal 1979 al 1988 (Riforma Stammati)

 

Intro


Il Rendiconto generale dello Stato è composto dal conto del bilancio (Parte I) e dal conto generale del patrimonio dello Stato (Parte II). A partire dalle modifiche normative apportate dalla Legge 468/1978(riforma Stammati), il bilancio dello Stato è reso più funzionale alla programmazione economica e al controllo del Parlamento, tramite:

  • l’Introduzione del bilancio annuale di cassa, accanto a quello di competenza;
  • l'introduzione del bilancio pluriennale di competenza;
  • l’introduzione della Legge finanziaria quale strumento di adeguamento ed assestamento periodico della legislazione finanziaria alle esigenze della politica di bilancio.

Viene inoltre introdotto l’obbligo di copertura per le leggi che comportano oneri (anche sotto forma di minori entrate) a carico dei bilanci degli enti del settore pubblico allargato (che ai sensi dell’art. 25 della Legge 468/1978 comprende, oltre lo Stato, anche i comuni, le province e le relative aziende, nonché altri specifici enti elencati in un allegato della medesima Legge).

La data ultima per la presentazione del Rendiconto generale dello Stato al Parlamento viene anticipata di un mese (dal 31 Luglio al 30 Giugno) e il contenuto informativo viene arricchito.

Il conto del bilancio (Parte I) è articolato in volumi.

Il primo volume riporta:

  • la decisione della Corte dei Conti;
  • una nota preliminare riferita alle Amministrazioni dello Stato e una riferita alle Amministrazioni e Aziende autonome. La nota illustra la gestione di competenza, dei residui e di cassa. Limitatamente alle Amministrazioni dello Stato, per le spese in conto competenza e per i residui passivi viene proposta anche un’analisi economica e funzionale. Tra i numerosi allegati della nota si annoverano: lo sviluppo delle risultanze del consuntivo all’entrata (con evidenza delle variazioni per provvedimento, titolo e categoria); la ripartizione della spesa per Ministero; la classificazione economica e funzionale delle spese finali dello Stato (con le variazioni per provvedimento, titolo, sezione e categoria); la classificazione economica e funzionale dei residui passivi; la ripartizione per Ministero e per voce economica e funzionale dei residui passivi. Infine, vengono presentati gli allegati relativi alle Aziende autonome, vale a dire, un quadro d’i nsieme della gestione di competenza, di cassa e della consistenza dei residui; le interferenze e integrazioni della gestione di competenza, di cassa e dei residui; la relazione sui residui passivi per ogni Amministrazione e Azienda autonoma;
  • il disegno di Legge relativo al Rendiconto;
  • le note informative al Parlamento che riportano le motivazioni del Governo sulle osservazioni sollevate dalla Corte in merito alla decisione sul Rendiconto;
  • l’analisi delle risultanze di consuntivo per servizi programmi e progetti che, ai sensi dell’a rt. 22 della Legge 468/1978 riporta il significato amministrativo ed economico delle risultanze contabilizzate di cui vengono posti in particolare evidenza i costi sostenuti e i risultati conseguiti per ciascun servizio, programma e progetto in relazione agli obiettivi e agli indirizzi del programma di Governo.

Il secondo volume del conto del bilancio presenta:

  • ai sensi dell’art. 147 del regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato (attuativo del Regio Decreto 2440/1923), il risultato generale della gestione del bilancio; le variazioni apportate nel corso dell'esercizio ai singoli stati di previsione classificate in base alla natura dell'atto di autorizzazione e del capitolo; un riassunto per Ministero delle variazioni complessive in conto residui;
  • il conto consuntivo dell’entrata con la quantificazione dei residui attivi e la loro variazione rispetto all'anno precedente, con separata indicazione delle somme rimaste da riscuotere e di quelle rimaste da versare. Le entrate sono articolate secondo la seguente struttura: titoli, categorie, rubriche, capitoli. In allegato, viene fornito un prospetto sulle somme rimaste da versare (con la distinzione tra le somme dovute dai contabili erariali e quelle acquisite direttamente dalle regioni) e uno sulle somme rimaste da riscuotere ridotte ai sensi dell’art. 268 del Regio Decreto 827/1924.

I successivi volumi del conto del bilancio riportano la rendicontazione della spesa per stato di previsione (Ministero), a partire dal confronto tra i valori previsti e quelli a consuntivo delle spese correnti, di quelle in conto capitale e di quelle sostenute per il rimborso dei prestiti. Il totale dei residui passivi alla fine dell'esercizio è diviso in somme rimaste da pagare sul conto della competenza e quelle da pagare sul conto dei residui. Le spese sono articolate secondo la seguente struttura: titoli, sezioni, rubriche, categorie, capitoli. In allegato ai consuntivi degli stati di previsione della spesa sono riportati anche i conti consuntivi e i rendiconti patrimoniali delle Aziende autonome, afferenti ai singoli Ministeri.

Il conto del patrimonio (Parte II) è costituito da un volume unico.

La Legge 468/1978, stabilisce che esso contenga:

  • le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le variazioni derivanti dalla gestione del bilancio e quelle verificatesi per qualsiasi altra causa;
  • la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale.

Il conto del patrimonio illustra i risultati generali della gestione patrimoniale con degli approfondimenti sugli aumenti e sulle diminuzioni della consistenza del patrimonio dello Stato e fornisce gli elementi di concordanza con il conto del bilancio e la situazione del Tesoro.

Il documento presenta numerosi prospetti relativi a:

  • conti generali del patrimonio (relativi alle attività e passività del Tesoro, alle attività disponibili e indisponibili, alle passività consolidate, redimibili, perpetue e diverse);
  • punti di concordanza tra gli accertamenti di competenza del bilancio ed il conto del patrimonio;
  • conto generale delle rendite e delle spese e di altri aumenti e diminuzioni patrimoniali;
  • attività e passività dei Ministeri (e variazione rispetto all’esercizio precedente).

Nell’ultima parte del volume, ai sensi dell’art. 22 della Legge 468/1978, vi è il conto del dare ed avere del tesoriere centrale e dell'istituto bancario che svolge il servizio di tesoreria provinciale, del contabile del portafoglio e del cassiere speciale per i biglietti e le monete a debito dello Stato. In allegato al conto del tesoriere vi è il movimento generale di cassa e la situazione del Tesoro, nonché la situazione dei debiti e crediti di tesoreria.

Ai sensi del medesimo articolo, al Rendiconto generale dello Stato viene, infine, allegato un documento con una illustrazione del significato amministrativo ed economico delle risultanze contabilizzate, di cui vengono posti in particolare evidenza i costi sostenuti e i risultati conseguiti per ciascun servizio, programma e progetto in relazione agli obiettivi e agli indirizzi del programma di Governo.