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Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente - Anno 2023

Intro


CHE COSA SONO LE LEGGI PLURIENNALI DI SPESA

Sono autorizzazioni di spesa pluriennali del Bilancio dello Stato relative a spese di investimento, sostenute dai Ministeri al fine di incrementare lo stock di capitale fisico o tecnologico del Paese la cui utilità non si esaurisce nel corso di un solo esercizio finanziario. In particolare, sono denominate “leggi pluriennali di spesa” le autorizzazioni pluriennali per le quali è definito l'onere complessivo, quale che sia la ripartizione di detto onere nei vari anni. Sono invece, considerati “contributi pluriennali” quelle autorizzazioni pluriennali per le quali la legge autorizzativa stabilisce un importo annuale, sempre identico, ed un periodo di durata pluriennale (di norma non inferiore a dieci anni), che può essere ricondotto ad un piano di ammortamento, attesa la possibilità di attualizzazione di detti contributi, previa apposita autorizzazione.


La legge 31 dicembre 2009 n. 196, di riforma della contabilità e della finanza pubblica, dispone, all'articolo 10-bis, l'aggiornamento del Documento di economia e finanza con apposita Nota (la NADEF), da presentare alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno. Ai sensi del terzo comma dell'articolo 10-bis la NADEF è inoltre corredata dalla “Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente”, con indicazione, in apposita sezione, di quelle che rivestono carattere di contributi pluriennali.

La presente “Nota illustrativa” si compone di due volumi.

Nel primo volume, dopo una breve descrizione del processo di raccolta delle informazioni che hanno permesso la produzione di questo documento, con l’ausilio di dati di sintesi e tavole statistiche, vengono forniti i principali elementi conoscitivi che emergono dall’analisi delle autorizzazioni pluriennali non permanenti.

Specifici approfondimenti sono dedicati alle autorizzazioni di spesa riconducibili:

  • ai Fondi investimento, istituiti con Legge di bilancio nel corso degli ultimi esercizi finanziari. In particolare:
    • Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (L. 232/2016, art. 1, comma 140), rifinanziato dalla Legge di Bilancio per il 2018 (L. 205/2017, art. 1, comma 1072);
    • Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (L. 145/2018, art. 1, comma 95);
    • Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese anche in riferimento all'economia circolare, alla decarbonizzazione dell'economia, alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale e, in generale, ai programmi di investimento e ai progetti a carattere innovativo, anche attraverso contributi ad imprese, a elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali (L. 160/2019, art. 1, comma 14).
  • al Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) istituito con Il decreto legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1 luglio 2021, n. 101.

Nel secondo volume, denominato “Appendice”, conformemente al dettato normativo, vengono riportati, in apposite sezioni dedicate ai singoli Ministeri, i quadri contabili di ciascuna autorizzazione di spesa pluriennale, organizzati per missione e programma, indicando distintamente le autorizzazioni che rivestono carattere di contributi pluriennali.

Nel secondo volume sono presenti, inoltre, un paragrafo che fornisce elementi di guida alla lettura delle informazioni analitiche riportate nei singoli quadri contabili, nonché un prospetto analitico delle autorizzazioni base relative a leggi pluriennali di spesa e contributi pluriennali strutturato per ministero, autorizzazione, missione e programma.

Per ciascuna delle autorizzazioni pluriennali di spesa, siano esse Leggi pluriennali o Contributi, i quadri contabili riportano le seguenti informazioni:

  • scadenza dell'autorizzazione;
  • onere complessivo;
  • eventuali autorizzazioni rifinanzianti o definanzianti;
  • somme complessivamente stanziate;
  • somme complessivamente impegnate;
  • somme complessivamente erogate;
  • residui passivi;
  • la programmazione finanziaria di ciascuna legge, tenendo conto degli impegni pluriennali ad esigibilità (IPE) assunti ai sensi dell'articolo 34, comma 2 della legge n.196/2009 e del piano finanziario dei pagamenti di cui all'articolo 34, comma 7 della medesima legge.

Tali quadri contabili sono, inoltre, corredati da informazioni che, descrivono sinteticamente l'attività svolta dalle amministrazioni con le relative risorse nonché da grafici di sintesi delle principali misure contabili, così come emergono dalla rendicontazione dei passati esercizi finanziari.