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Documento Programmatico di Bilancio 2015

Intro


Una prima versione del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2015 è stata inviata il 15 ottobre scorso alla Commissione Europea.

A seguito della fase di consultazione e dialogo costruttivo tra la Commissione ed il Governo italiano, a dimostrazione della volontà di rispettare le regole europee e mostrare disponibilità rispetto alle richieste della Commissione, è stata concordata una correzione di bilancio per il 2015 superiore a quanto inizialmente previsto.

Le stime presentate nelle Tabelle aggiornate del Documento sono riviste per effetto di tale maggiore correzione.

Il rafforzamento dello sforzo fiscale nel 2015 sarà garantito attraverso le seguenti misure aggiuntive:

  • i) l’utilizzo delle maggiori risorse stanziate dal disegno di legge di Stabilità 2015 sul Fondo originariamente destinato alla riduzione della pressione fiscale. La misura comporterà un miglioramento dell’indebitamento netto per 3,3 miliardi nel 2015;
  • ii) l’estensione del meccanismo dell’inversione contabile per l'IVA (reverse charge) - già previsto nell’ambito delle disposizioni dirette al contrasto dell' evasione fiscale - al settore della grande distribuzione. Poiché l’efficacia della misura è subordinata al rilascio di una deroga da parte del Consiglio dell’Unione Europea, il maggior gettito atteso è garantito da una clausola di salvaguardia che dispone l’aumento delle accise. La misura comporterà un miglioramento dell’i ndebitamento netto per 750 miliardi a decorrere dal 2015, che negli anni successivi sarà utilizzato per la sterilizzazione parziale della clausola di salvaguardia prevista dal disegno di legge di stabilità in materia di IVA e accise;
  • iii) la parziale riduzione della quota nazionale di risorse messa a disposizione dal disegno di legge di Stabilità 2015 per il cofinanziamento dei fondi strutturali europei, con un miglioramento di circa 500 milioni dell’indebitamento netto nel 2015.