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Ministero dell'Economia e delle Finanze
150° anniversario RGS
1869-2019: Ricorrono i 150 anni dalla istituzione della Ragioneria Generale dello Stato.
Uffici Centrali di Bilancio presso i Ministeri
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Supporto all’Utente
Il ciclo e gli strumenti della programmazione finanziaria e di bilancio sono individuati all'art.7, comma 2, della L. 196/2009 e s.m.. Il punto di partenza è la predisposizione del Documento di Economia e Finanza (DEF, normato dalla L. n. 39/2011), che illustra la situazione economico-finanziaria del Paese e gli obiettivi che il Governo intende raggiungere. Il DEF è presentato alle Camere entro il 10 aprile, così da consentirne l’approvazione in tempo utile per l'invio, da effettuarsi entro il 30 aprile, delle sezioni relative al Programma di Stabilità (PS) e al Piano Nazionale di Riforma (PNR) al Consiglio dell’Unione Europea. Entro il 20 settembre, il Governo presenta al Parlamento la Nota di aggiornamento al DEF, che contiene gli eventuali aggiornamenti degli obiettivi programmatici fissati nel DEF anche al fine di recepire le raccomandazioni formulate dal Consiglio dell’Unione Europea in merito al PS. Sulla base degli orientamenti programmatici esposti nella Nota, il Governo presenta, entro il 15 ottobre, il disegno di legge di bilancio ed il disegno di legge di stabilità, dando inizio alla sessione parlamentare di bilancio. A partire dal 2013, in attuazione del Regolamento UE n.473/2013, gli Stati membri sono tenuti a trasmettere entro il 15 ottobre alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di Documento Programmatico di Bilancio (DPB) per l’anno successivo. Il DPB riprende gli obiettivi programmatici contenuti nella Nota di aggiornamento al DEF ed illustra le misure inserite nella manovra di bilancio. L’approvazione parlamentare, entro il 31 dicembre, dei disegni di legge di bilancio e di stabilità chiude il ciclo della programmazione e autorizza la gestione finanziaria dello Stato. Nel corso della gestione possono, inoltre, insorgere esigenze che richiedono rettifiche o integrazioni agli stanziamenti previsti nel bilancio dello Stato. A tali esigenze si fa fronte mediante l’adozione di decreti di variazione nel corso della gestione dell’esercizio finanziario; inoltre, entro il mese di giugno di ciascun anno, il Ministro dell'Economia e delle Finanze presenta un disegno di legge ai fini dell'assestamento delle previsioni di bilancio, che tiene conto della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto.