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Ministero dell'Economia e delle Finanze
150° anniversario RGS
1869-2019: Ricorrono i 150 anni dalla istituzione della Ragioneria Generale dello Stato.
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LA RELAZIONE TRIMESTRALE DI CASSA
La Relazione sul conto consolidato di cassa delle Amministrazioni pubbliche è prevista dall’ art. 14, comma 4, della legge n.196/2009, come modificato dall’art. 1, comma 9, lett. a) della legge n. 163/2016.
Entro il 31 maggio, il 30 settembre e il 30 novembre il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - pubblica una relazione che espone i risultati della gestione di cassa delle Amministrazioni pubbliche riferita, rispettivamente, al primo trimestre, al primo semestre e ai primi nove mesi dell’anno.
La relazione riferita al primo semestre e pubblicata entro il 30 settembre riporta l'aggiornamento della stima annuale del conto consolidato di cassa delle Amministrazioni pubbliche.
I risultati sono articolati per sottosettore istituzionale – Amministrazioni centrali, Amministrazioni locali ed Enti di previdenza – e disaggregati per le principali componenti di incassi e pagamenti.
Le informazioni contenute nella Relazione consentono di monitorare l’evoluzione dei saldi di cassa e dei sottostanti flussi in entrata e in uscita.
Il fabbisogno del Settore pubblico al 30 settembre 2018 è risultato pari a 45.290 milioni (3,4% del PIL dei primi nove mesi del 2018), in riduzione di 9.679 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2017 (54.969 milioni, pari al 4,3% del PIL dei primi nove mesi del 2017).
Escludendo le operazioni di natura finanziaria che non hanno impatto sull’indebitamento netto, il fabbisogno si attesta a 36.240 milioni. Nel confronto rispetto all’anno precedente, che aveva fatto registrare un fabbisogno al netto delle partite finanziarie di 38.076 milioni, il saldo migliora di 1.836 milioni.
Gli incassi finali dei primi nove mesi costituiscono il 69,2 per cento di quelli previsti per l’intero 2018; a settembre del 2017 tale quota - calcolata rispetto al risultato di consuntivo dell’anno - era stata pari al 69,0 per cento. Gli analoghi indicatori relativi ai pagamenti finali risultano, rispettivamente, pari al 70,7 per cento per il 2018 e al 71,3 per cento per il 2017. Nei primi nove mesi dell’anno il debito delle Amministrazioni pubbliche rilevato dalla Banca d’Italia (1) è risultato pari a 2.331.245 milioni. L’incremento del debito di 67.766 milioni, rispetto alla consistenza al 31 dicembre 2017, è stato maggiore del fabbisogno del Settore pubblico al 30 settembre 2018.
[Nota 1] Banca d’Italia - Finanza pubblica, fabbisogno e debito, 14 dicembre 2018.
Il fabbisogno del Settore pubblico al 30 giugno 2018 è risultato pari a 37.789 milioni (4,4% del PIL del primo semestre 2018), in riduzione di 12.650 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2017 (50.439 milioni, pari al 6,0% del PIL del primo semestre 2018).
Escludendo le operazioni di natura finanziaria che non hanno effetto sull’indebitamento netto, il fabbisogno si attesta a 31.010 milioni. Nel confronto rispetto all’anno precedente, che aveva fatto registrare un fabbisogno al netto delle partite finanziarie di circa 37.109 milioni, il saldo migliora di circa 6.100 milioni.
Gli incassi finali del primo semestre costituiscono il 44,6 per cento di quelli previsti per l’i ntero 2018; nello stesso periodo del 2017 tale quota - calcolata rispetto al risultato di consuntivo dell’anno - era stata pari al 44,2 per cento. Gli analoghi indicatori relativi ai pagamenti finali risultano, rispettivamente, pari al 46,5 per cento per il 2018 e al 47,5 per cento per il 2017.
Nei primi sei mesi dell’anno il debito delle Amministrazioni pubbliche rilevato dalla Banca d’I talia si è attestato a 2.323.286 milioni (1), con un incremento rispetto alla consistenza al termine del 2017 pari a circa 33.773 milioni. L’aumento del debito nei primi sei mesi del 2018 risulta inferiore al dato del fabbisogno semestrale del settore pubblico.
[Nota 1] Banca d’Italia - Finanza pubblica, fabbisogno e debito, 14 settembre 2018.
Il fabbisogno del settore pubblico al 31 marzo 2018 è risultato pari a 25.964 milioni (6,1% del PIL), in riduzione di circa 2.300 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2017 (28.281 milioni, pari al 6,8% del PIL).
Il fabbisogno rilevato al termine dei primi tre mesi costituisce circa il 59 per cento di quello previsto per l’intero 2018. Tale quota risulta di poco superiore a quella relativa allo stesso periodo dell’anno precedente, calcolata rispetto al risultato di consuntivo dell’anno, e appare in linea con le previsioni.
Escludendo le operazioni di natura finanziaria che non hanno effetto sull’indebitamento netto, il fabbisogno si attesta a 20.597 milioni. Nel confronto rispetto all’anno precedente, che aveva fatto registrare un fabbisogno al netto delle partite finanziarie di circa 22.638 milioni, il saldo migliora di circa 2.000 milioni.
Nei primi tre mesi dell’anno il debito delle amministrazioni pubbliche rilevato dalla Banca d’I talia si è attestato a 2.302.340 milioni [Nota 1], con un incremento rispetto alla consistenza al termine del 2017 pari a circa 39.000 milioni. L’aumento trimestrale del debito risulta superiore al dato del fabbisogno del settore pubblico per via dell’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro.”
[Nota 1] Banca d’Italia - Finanza pubblica, fabbisogno e debito, 15 novembre 2017.