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Bilancio di previsione e norme di contenimento della spesa

Negli ultimi anni, al fine di superare la crisi finanziaria globale e le avverse condizioni economiche è stato deciso, in sede europea, di rafforzare il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio, introducendo nuove procedure e nuovi strumenti per la creazione di una governance economica. Dalla necessità di arginare la tendenza ad una crescita continua della spesa pubblica, e, in misura particolare, delle spese correnti è emersa l’esigenza di un’analisi puntuale sui meccanismi che determinano l’andamento della spesa pubblica e l’individuazione di interventi mirati al contenimento e alla sua progressiva riqualificazione sono divenuti, negli ultimi anni, temi centrali della politica finanziaria e di bilancio. (vedi NOTA).

Per tali ragioni in Italia, il legislatore proseguendo nella riforma del processo di bilancio, già avviata con la legge 5 agosto 1978 n. 468, che aveva introdotto a sua volta importanti innovazioni di carattere generale, ha emanato la legge di contabilità e di finanza pubblica n. 196 del 31 dicembre 2009 che ha razionalizzato e potenziato il complesso delle regole e delle procedure che presiedono il sistema delle decisioni di bilancio, aggiornandolo appunto alla luce delle novità emerse in tema di governance economica europea e del nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali derivante dall'attuazione del federalismo fiscale.

La richiamata norma, che persegue molteplici finalità, intende, da un lato, prevedere una articolata riforma della contabilità e della finanza pubblica e, dall’altro, estendere il perimetro delle norme quadro di contabilità al complesso delle amministrazioni pubbliche, sia intervenendo in materia di armonizzazione dei sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni, sia dettando nuove norme in ordine alla procedure di definizione degli obiettivi di finanza pubblica. Inoltre, il ciclo di bilancio e gli strumenti della programmazione sono rideterminati, nella nuova legge di contabilità, nei contenuti e nelle procedure di formazione tenendo conto del ruolo dei diversi livelli istituzionali nel perseguimento degli obiettivi finanziari, anche attraverso la previsione di una apposita delega per l'armonizzazione dei sistemi contabili.

Ciò premesso, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, com’è noto, ha tra i propri compiti istituzionali quello di garantire la corretta gestione e la rigorosa programmazione delle risorse pubbliche da attuarsi anche attraverso l’espletamento delle funzioni di controllo, monitoraggio e vigilanza sulla finanza pubblica.

In tale quadro di riferimento si inserisce l’attività di riscontro finanziario e contabile sugli Enti ed Organismi pubblici, esercitato attraverso le funzioni di vigilanza e di coordinamento delle funzioni di revisione contabile.

A tal fine, viene predisposta annualmente una specifica circolare ministeriale con la quale viene fornito, alle Amministrazioni centrali ed agli enti ed organismi vigilati, uno strumento in grado di orientare dette pubbliche amministrazioni sia nella programmazione del bilancio di previsione (e in occasione delle relative variazioni di bilancio) che nell’adozione di criteri operativi volti soprattutto all’efficientamento e alla revisione della spesa, in linea con la vigente disciplina in materia di razionalizzazione della spesa pubblica, nonché per una corretta impostazione del bilancio previsionale tenuto conto del processo di armonizzazione dei sistemi contabili, attualmente in atto, necessario ai fini del coordinamento della finanza pubblica e del consolidamento dei conti pubblici. Inoltre, con detta circolare vengono forniti anche chiarimenti ed indicazioni in materia di spesa di personale.

Si evidenzia, inoltre, che la circolare viene strutturata in schede tematiche, al fine di facilitare la sua consultazione. Appare utile precisare altresì che essa è corredata anche da un apposito quadro sinottico riepilogativo delle principali norme vigenti in materia allo scopo di consentire una lettura sistematica delle misure di contenimento della spesa che riguardano in particolare le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e ss.mm., il cui elenco viene annualmente aggiornato a cura dell’Istat.