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Ministero dell'Economia e delle Finanze
150° anniversario RGS
1869-2019: Ricorrono i 150 anni dalla istituzione della Ragioneria Generale dello Stato.
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La Ragioneria Generale dello Stato tramite le sue diverse articolazioni, in particolare attraverso l'Ispettorato Generale del Bilancio, è l'organo deputato alla definizione dei principi, delle regole e delle metodologie della contabilità economica analitica, della contabilità economico-patrimoniale e della contabilità integrata, anche ai fini dell'armonizzazione con i sistemi di controllo di gestione delle Amministrazioni centrali dello Stato.
Il sistema di contabilità economica analitica per centri di costo delle amministrazioni centrali dello Stato è stato introdotto dalla legge delega n. 94 del 1997 e dal successivo decreto legislativo n. 279 del 1997. La legge n. 196 del 31 dicembre 2009 di riforma della contabilità e finanza pubblica ha rafforzato il ruolo della contabilità economica, prevedendo l'istituzionalizzazione dei documenti di Budget e di Consuntivazione dei costi quali "allegati", rispettivamente, dello Stato di previsione della spesa di ciascun Ministero (art. 21) e del Rendiconto generale dello Stato (art. 36), e consentendo all'organo legislativo la conoscenza e l'approfondimento tempestivo delle informazioni economiche a completamento del quadro informativo generale relativo al bilancio.
La riforma ha previsto una programmazione di bilancio orientata al medio termine, attraverso un'effettiva pianificazione triennale delle politiche, degli obiettivi e delle risorse da utilizzare. Si è attribuito, in questo modo, una maggiore rilevanza ai referenti dei Centri di responsabilità amministrativa nel processo di raccolta e inserimento delle informazioni relative al Budget triennale.
Le previsioni di costo formulate dalle Amministrazioni, rappresentate dai dati economici forniti alla Ragioneria generale dello Stato, alla quale spetta il compito di raccogliere, analizzare, consolidare i dati e produrre i documenti da allegare al bilancio parlamentare, consentono la conoscenza dei fenomeni amministrativi e la verifica dei risultati ottenuti (accountability), favorendo l’orientamento dell’azione amministrativa verso un percorso indirizzi -> obiettivi -> risorse -> risultati.
La contabilità economica analitica applica, infatti, il principio della competenza economica (accrual) e misura i costi, intesi come valore monetario delle risorse umane e strumentali (beni e servizi) che si prevede di acquisire a titolo oneroso e di utilizzare in un arco di tempo triennale, rilevati in base alla loro natura (piano dei conti), alla responsabilità organizzativa (centri di responsabilità amministrativa e centri di costo) e alla destinazione (missioni e programmi).
In particolare, con la formulazione del budget, i titolari dei Centri di Responsabilità amministrativa, responsabili delle risorse finanziarie assegnate ai programmi (art. 23 della citata legge 196/2009), coordinano le previsioni economiche - in termini di fabbisogni di risorse umane e strumentali - dei centri di costo sottostanti e costruiscono, in coerenza con queste, le previsioni finanziarie nell'ambito dei vincoli posti dalla manovra di finanza pubblica avvalendosi, anche, delle informazioni relative ai costi sostenuti nei periodi precedenti.
La riforma del bilancio dello Stato avviata con la legge n. 196 del 2009 ha anche previsto, attraverso l’attuazione di varie deleghe, tra cui quelle dell’articolo 40, l’adozione da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato della contabilità economico-patrimoniale e del piano dei conti integrato (Pdci), preceduta da un periodo di sperimentazione. Nello specifico, il decreto legislativo n. 90 del 12 maggio 2016 ha disciplinato, all’articolo 8, l’introduzione del sistema di contabilità economico-patrimoniale, in affiancamento a fini conoscitivi alla contabilità finanziaria di natura autorizzatoria, e del piano dei conti integrato. A tale scopo, il decreto legislativo n. 90 del 2016 ha modificato la legge n. 196 del 2009 introducendo cinque nuovi articoli (dall’art. 38-bis al 38- sexies).
In base a quanto previsto dall’art. 38-ter della legge 196/2009, è stato emanato il decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 2018, n. 140, relativo all’adozione del piano dei conti integrato per le Amministrazioni centrali dello Stato. Il piano dei conti integrato è costituito da conti che rilevano le entrate e le uscite in termini di contabilità finanziaria e da conti economico - patrimoniali che rilevano ricavi/proventi e costi/oneri nonché attività e passività redatti secondo comuni criteri di contabilizzazione, definiti in coerenza con il piano dei conti delle Amministrazioni pubbliche non territoriali (DPR n. 132 del 2013). Il modulo economico del piano dei conti integrato ha sostituito integralmente il piano dei conti di contabilità analitica di cui alla Tabella B del decreto legislativo del 7 agosto 1997, n. 279.
Inoltre, a partire dalla predisposizione del Budget rivisto 2021, tutte le rilevazioni di contabilità economica analitica sono effettuate dalle amministrazioni sul nuovo sistema informativo InIt. L’impostazione del nuovo sistema InIt e il modello contabile adottato sono descritti nella Circolare n. 9/2021 e nelle unite note tecniche.
In questa sezione del sito sono presenti le pubblicazioni e le circolari di questo settore di attività della RGS.
Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato Ispettorato Generale del Bilancio Via XX Settembre, 97 - Roma
Scrivere a:
rgs.igb.ufficio4@mef.gov.it
Responsabile Uff. IV
Dott. Antonio AFFUSO +39.06.4761.3807 antonio.affuso@mef.gov.it
Di seguito l’elenco dei funzionari della Ragioneria Generale dello Stato referenti dei Ministeri ai quali richiedere informazioni di supporto metodologico:
REFERENTI MINISTERI