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Analisi dell'efficienza delle scuole italiane rispetto agli apprendimenti degli studenti

Intro


Nell’ambito delle attività di analisi e valutazione della spesa, assume particolare rilevanza il tema dell’efficienza delle strutture. Questo lavoro affronta il tema dell’efficienza nel settore dell’istruzione, esaminando le scuole primarie e secondarie inferiori italiane. E’ stato adottato un approccio produttivistico dove gli input della scuola sono fattori direttamente legati alla dotazione di risorse finanziarie e umane e gli output sono misure del livello di apprendimento degli studenti in matematica e in italiano, rilevate dall’INVALSI.

L’analisi è condotta su un campione statistico di circa mille scuole con l’ausilio di tecniche non parametriche di data envelopment analysis (DEA). In questo settore la DEA è più adeguata delle corrispondenti metodologie parametriche sia per la molteplicità degli input e degli output, sia per l’assenza di una specifica assunzione sulla forma della funzione di produzione. Le stime dei punteggi di efficienza relativa corretti con procedure bootstrap hanno evidenziato come, nonostante un’e fficienza media piuttosto elevata in entrambi gli ordini, vi siano rilevanti differenze nei livelli dei singoli istituti scolastici. I risultati dell’analisi confermano, in generale, l’i nfluenza del contesto locale sull’efficienza delle scuole; suggeriscono un effetto positivo della quota di docenti di ruolo e, in alcune specificazioni, della spesa in investimenti. Emerge inoltre un inaspettato impatto negativo degli istituti comprensivi rispetto agli istituti che sono specializzati in un unico ramo di istruzione. Quest’ultimo risultato merita un approfondimento, soprattutto in considerazione del fatto che il recente decreto legge n. 98/2011 prevede il progressivo accorpamento di tutte le scuole del primo ciclo in istituti comprensivi.